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Al ritorno dalla "Fattoria delle Ginestre", faccini ambrati dal sole  complice delle alchimie esperenziali durante la  progressiva immersione nella natura; zaini resi "tara" da un appetito di risate e convivialità; un bottino di nocciole richiedenti, con insistenza, di essere mangiate sono  la testimonianza di una metamorfosi conoscitiva che rifugge una lettura antropocentrica degli eventi.  Una giornata lenta, tra sentieri da ri-conoscere nella loro essenza sistemica, che Silvana e Ginevra hanno scandito attraverso un susseguirsi di proposte e attività competenti e saggiamente strutturate, nonostante la loro apparente semplicità.  Quando si parla di ambiente nulla, infatti, è  semplice: la sua importanza lo rende non un tema, ma "il tema" per eccellenza. Il suo equilibrio è  il nostro equilibrio. La Terra ci supporta se noi stessi la supportiamo, ricalibrando l'impatto  alterante delle nostre attività. Echi di ritmi insostenibili si sono levati fin dal secolo scorso: dalle Cop, Conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che a novembre conteranno ben 28 edizioni, alla voce di Greta Tumberg  fino all'impegno dell Agenda 2030  è unanime e costante  la richiesta di un cambio di rotta . Eppure, come si fa a prendersi cura di ciò o di chi non si conosce? La cura è una forma di relazione responsabile che presuppone il contatto diretto; la costruzione di un legame; un rapporto biunivoco; una sorta di innamoramento cognitivo e contemporaneamente emotivo.

Un bagno nella complessità dell'ambiente per iniziare a scoprire che siamo ambiente e natura; siamo dentro l'ambiente e dentro la natura ancor prima di essere per l'ambiente e per  la natura: ed ecco che il silenzio apre alla scoperta di suoni che aspettano di essere ascoltati e conosciuti; che il terreno si offre ad una lettura che si bea di immagini e di immaginazione, mentre i profumi  svelano il legame atavico tra l'uomo e la sua terra. Imparare ad osservare ciò  che da sempre è  ed aspetta di essere colto, analizzato, compreso spinge a chiedersi: - Ma un prato com'è fatto? 

È  una texture! 

Una trama non solo visiva e tattile che è  stato bello riprodurre accompagnati dalla regia di Silvana Sperati, dalla sua " consapevolezza estetica" e dal suo invito a " guardare fuori dagli schemi", come ha  ricordato Gaia che insieme a Rosa ha tradotto l'entusiasmo per la visita a Genestrello in pochi e freschi  versi:

"La Natura è bella come una stella.

Foglie e prato? Un color verde smeraldo.

Non si inquina! Lasciala cristallina!

Vieni .

Vieni a scoprirla ogni mattina."

 Con Ginevra la "pedagogia della lumaca" di  Zavalloni ha avuto il suo aspetto green tra escursioni guidate, osservazione diretta delle dinamiche rurali e la metafora narrativa della fiaba di Cappuccetto Verde.

Il sapore delle stagione autunnale, rinchiuso nella dolcezza piacevolmente aspra delle mele della fattoria, è  stato il protagonista della merenda offerta ai piccoli visitatori. La fontanella, sentinella scrosciante del passato, ha deliziato manine sporche di terra grassa e generosamente produttiva.

Se progettare vuol dire partire dalle urgenze contingenti, allora si può  proprio affermare che la Regione Lombardia- Direzione Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi per Ufficio Scolastico Regionale ha individuato nelle fattorie didattiche il giusto laboratorio olistico che favorisce "lo sviluppo della conoscenza dell'ambiente rurale, dell'origine degli alimenti, delle tecniche di lavorazione dei prodotti tipici, il contatto diretto con la campagna, gli animali e la vita contadina." Un percorso gratuito per il quale le classi terza e quarta di San vittore  sono state selezionate in seguito all'adesione ad un bando regionale pubblicato sul portale dell' USR. Un futuro agibile e giusto mette i  bambini al centro degli interessi di stakeholders locali e territoriali: la trasparenza dei contatti con la dottoressa E. Chiurlo di ERSAF è stata  strumento di comunicazione prezioso per definire dettagli e step della visita.

Ovviamente la complicità professionale dei docenti è sempre l'elemento magico di un percorso formativo di successo per ogni singolo bambino.

 

 

 

 

 

 

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