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Gli alunni delle terze della secondaria nelle trincee della Linea Cadorna guidati dagli alpini

 

E cosa c'è di più emozionante che coinvolgere i ragazzi delle terze nei luoghi in cui la storia è avvenuta? Sì perché grazie grazie alla sezione A.N.A. di Voghera in collaborazione agli alpini di Menaggio, è stato possibile visitare lunedì 20 aprile, la linea Cadorna e percorrere le trincee insieme a coloro che la guerra l'hanno combattuta sul serio. E l'hanno raccontata in modo emozionante e coinvolgente come solo gli alpini sanno fare. Settanta chilometri di trincee con ottantotto postazioni di artiglieria, 25.000 mq di baraccamenti , 300 km di strade, 400 km di mulattiere, gallerie, postazioni, magazzini, accantonamenti: questa è la linea Cadorna, sistema difensivo che ha preso il nome del generale italiano che ne fu il promotore durante la Grande Guerra e che, nella terminologia militare dell'epoca, era denominata “Occupazione Avanzata Frontiera Nord”. Iniziavava ad ovest in prossimità del massiccio del Monte Bianco e terminava ad est, dopo aver attraversato tutte le località intermedie, nelle vicinanze del Pizzo dei Tre Signori, nelle Alpi Orobiche. Costruita per impedire che la Germania, violando la neutralità svizzera, irrompesse alle spalle dello schieramento italiano, fu realizzata in oltre un anno di lavoro. Non fu mai utilizzata, perché il temuto attacco non ci fu e, forse, è grazie a questo fatto che noi oggi la possiamo visitare così come è stata costruita. Dimenticata per quasi novant'anni, è attualmente una risorsa turistica importante. E' grazie agli alpini di Menaggio che è stata portata alla luce una vasta zona visitabile, ed è stato allestito un museo con reperti della Prima Guerra Mondiale con ricordi e documenti degli alpini.