La naturale processualità degli eventi formativi spesso si scontra con la difficoltà della loro narrazione: non è semplice raccontare in modo esaustivo e completo gli intrecci della quotidianità scolastica. La complessità relazionale è strumento e fine; è responsabile condivisione e lungimiranza competente. L'inclusione è l'habitus che si fa struttura attraverso la conoscenza, la collaborazione, ma soprattutto attraverso la condivisione di momenti di crescita comune che superano i limiti strutturali e si snodano sul territorio, rendendolo attore e co-protagonista della costruzione di competenze e partecipe di progetti. Accade così che la resilienza si rafforza e ci rende capaci di guardare oltre.
Il 2023 si è aperto con questa consapevolezza e la costruzione delle competenze, nel nostro plesso, si nutre giorno dopo giorno di partecipazione, di dialogo intergenerazionale e sguardo trans-temporale.
Il macro-obiettivo annunciato dalla Presidente del Parlamento europeo Von der Leyer con la proclamazione del 2023 quale "Anno delle competenze", nella nostra realtà, si sta declinando in micro-obiettivi che si inseriscono nella progettualità d'istituto e che ripropongono percorsi già collaudati, come quelli di musica-teatro e di motoria, connotati di accattivanti novità.
La conos cenza delle tradizioni locali è un modo per comunicare con il territorio, leggerne la trama per scoprire gli intrecci che, come istituzione formale, contribuiamo a costruire.
Il primo a ppuntamento del nuovo anno è stata la partecipazione alla benedizione degli animali per il giorno di Sant' Antonio Abate.
Terra, animali, uomo sono interconnessi e la loro sopravvivenza dipende dal ri-consolidamento del legame che da sempre li unisce. Le processioni oltre ad un significato prettamente religioso richiamano l'attenzione sul rispetto dell'ambiente: la "casa comune" dalla cui salute dipende la nostra esistenza.
Il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, la chiesa di San Vittore ha coinvolto l'intero plesso, le autorità locali, genitori, nonni e animali domestici in un tributo artistico-letterario sul tema sostenibilità che non può essere considerata esclusivamente "termine ombrello", ma va ripensata a partire da ciò che quotidianamente facciamo per la costruzione di un futuro sappia progredire senza distruggere.
Nelle singole classi sono state sviluppate attività interdisciplinari che hanno posto la diade uomo/ natura come tematica centrale.
Modi di dire, proverbi, ricette, pensieri nati da momenti di brainstorming, esperienze letterarie sono stati condivisi in un ambiente inclusivo e interreligioso.