UN HALLOWEEN… DI PROVENZAL!
Alla Provenzal piace divertirsi ma che anche il fantasma di Dino Provenzal fosse un festaiolo proprio non ce lo aspettavamo! E invece lo spettro del nostro scrittore ha intrattenuto tutti i bambini, dai piccoli dell’infanzia ai “grandi” di quinta! Certo, ci ha svelato di essere parecchio dispettoso ma si è rivelato molto simpatico e alla mano. Per fortuna lo abbiamo aiutato a lasciare la scuola… Anche se non ne siamo sicuri! Potrebbe sentire la nostra mancanza e, chissà, voler tornare. E allora, caro Dino, sappi che per te la porta, anzi il party, è sempre aperto (tanto tu dalle porte ci passi attraverso!)
Sono il fantasma Lorenzo Vandip e da 40 anni vago per questa scuola…
Non vi siete mai accorti di me?
Effettivamente sono un fantasma discreto, vago per i corridoi sorvolando le vostre teste! Quando sentite quegli spifferi che vi fanno salire un brivido lungo la schiena… Ecco, quello sono io che mi soffio il naso!
E ovviamente mi diverto a fare qualche dispettuccio!
Avete presente quando cadono le borracce, creando quel rumore fastidiosissimo che tanto odiano le maestre e i maestri? Ovviamente sono io che passando ne spingo qualcuna… Sono piuttosto maldestro!
E quando non trovate i libri? Cari insegnanti, non è colpa dei bambini! Sono io che li nascondo…
A volte aggiungo un po' di sale nell’insalata, facendo agitare Emma, altro spargo polvere ovunque mandando su tutte le furie Carmine. E’ così divertente!!!
Dovreste anche dire alla preside che il toner finisce subito per colpa mia. Mi piace molto usarlo come timbro per lasciare le mie impronte.
Avrei tanti altri aneddoti da raccontare ma ora ho bisogno del vostro aiuto. Come vi ho anticipato, è da un lunghissimo periodo che vivo tra banchi, lavagne, astucci, colori… Ho visto generazioni di bambini crescere in queste aule, ho assistito a cambiamenti importanti nel metodo di insegnamento, ho assistito all’arrivo della tecnologia... Tutto questo per me è meraviglioso, quando ero in vita mi occupavo di scuola ed era la mia più grande passione. Ma ora vorrei riposare un po' e tornare dalla mia cara Lavinia. Per farlo voi dovete aiutarmi; delle streghe hanno fatto un sortilegio: potrò lasciare la scuola solo se voi indovinerete chi sono. Lorenzo, infatti, non è il mio vero nome. Ora vi darò alcuni indizi…
Sono stato allievo di Giovanni Pascoli
Ho scritto per il “Corriere dei Piccoli”
Sono stato preside in varie scuole: Catanzaro, Teramo, Siena, Sondrio…
Fino ad arrivare al liceo Severino Grattoni di Voghera. Sì, proprio qui, nella nostra città!
Ho fatto molta fatica perché in quegli anni ho subito molte ingiustizie per colpa delle leggi razziali, essendo io di origini ebree.
La cosa peggiore è che non riuscivo a fare ciò che amavo di più al mondo: scrivere!
Ma usavo degli pseudonimi un po' bizzarri come Luigi d’Arles o Lapisturchino!
E grazie alla Biblioteca Ricottiana di Voghera sono riuscito anche a pubblicare i miei testi! E ho scritto moltissime opere, tante dedicate ai giovani come voi!
Piano piano le cose sono migliorate e così ho vissuto serenamente in questa città fino alla mia morte, avvenuta nel 1972.
Ah, dimenticavo la cosa più importante… Dal 1983 la vostra scuola è intitolata proprio a me!