Il Melodramma interpretato dai bambini della primaria Dante.
“MELO’ CULT”: laboratorio didattico-esperenziale.
La complessità e l’interdipendenza delle funzioni formative della Musica sono chiaramente affermate anche nelle Indicazioni Nazionali. La musica attiva processi di conoscenza, costruzione del sé e di rapporti interpersonali in virtù della carica espressiva e comunicativa che la caratterizza. Linguaggio universale, ha il merito coniugare in modo inscindibile esperienza, fruizione e conoscenza. E’ infatti disciplina che favorisce la costruzione di competenze trasversali poiché educa alla consapevolezza, alla flessibilità, alla riflessione e al rispetto sociale e civico attraverso le sue funzioni linguistico-comunicative ed emotivo-affettive.
L’apprendimento musicale, nella sua dimensione di produzione e fruizione è naturalmente di tipo laboratoriale e questa è stata la motivazione per cui il team delle classi terze della Scuola Primaria “Dante” ha aderito alla proposta della “Progetti, società operative” di Pavia ,che in occasione del secondo centenario della nascita del tenore pavese Gaetano Fraschini ha invitato le scuole di ogni ordine e grado ad aderire ad iniziative legate alla cultura musicale e al patrimonio nazionale del melodramma. In particolare, per gli alunn del primo ciclo, un laboratorio gratuito di circa tre ore ove” la dimensione ludica e l’impiego di tecniche teatrali favoriscono la curiosità e l’apprendimento”.
Sotto la direzione di Alessandra Viola, i bambini attraverso un approccio ludico e rilassato, propedeutico all’argomento dell’incontro, sono pian piano entrati nel mondo dell’opera classica, sulle note dell’Aida di Giuseppe Verdi. Partecipazione e sperimentazione hanno suscitato curiosità e costruito conoscenza, in un viaggio interdisciplinare valido e completo .”Vivendo” l’opera, hanno scoperto e compreso dinamiche storiche, sociale, relazionali non semplici. Il gioco della drammatizzazione li ha calati nella struttura corale del melodramma, svelando loro il lavoro organizzativo che richiede una rappresentazione teatrale. L’intersesse e la partecipazione costanti sono sfociati in uno speranzoso :”TORNI ANCORA?, al momento dei saluti.